Domoi

Lo scopo del gioco non è più il teatro, né il circo, ma è la retina, la percezione. Gli improvvisi contrasti del bianco e nero, l'intreccio tra l'universo fisico e quello mentale. La percezione, sempre soggettiva, di fatti e visioni sono elementi delle nostre operazioni. Il loro ruolo non è più quello di immergere l'osservatore in una dolce evasione, ma di stimolare lui e il suo occhio con lui.
 
Immaginate "Domoi" non come uno spettacolo con una durata nel tempo ma come uno spazio da percorrere. Un turbine di acrobazie fisiche e musicali, un racconto non lineare che si dispiega geograficamente nel luogo esplorandone i confini più remoti dove alcune immagini o forse visioni sono state finora segrete.
"Domoi" vuole cambiare l'ordinaria percezione che ognuno di noi ha di uno spazio che pensa di conoscere. La composizione particolare e generale di questo cammino è intransigente: il linguaggio del circo è infinito perché dell'infinito si nutre e lo propaga nella fantasia mescolandolo alla banale realtà fisica. Toglietevi gli occhiali, oppure mettetevi quelli del vostro vicino, portate avanti le mani e seguiteci dentro lo stomaco di Domoi.
 
 
Nazionalità: Italia
Generi: circo contemporaneo
Si esibiscono: 14 - 15 - 16 agosto
Inizio spettacolo: ore 21